lo schwa di Castelfranco Emilia

La “neolingua” preconizzata da George Orwell è diventata realtà. Il Comune di Castelfranco Emilia, a guida PD, infatti, ha introdotto nelle comunicazioni social lo schwa, una desinenza neutra, con la scusa di includere, ma il vero intento è ideologico.

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Lo schwa

Se appariva come pura fantascienza la preconizzata “neolingua”, da parte di George Orwell, nel suo celebre romanzo 1984, oggi, purtroppo, è una realtà.

Il Comune emiliano Castelfranco Emilia, a guida PD, ha deciso, infatti, di utilizzare una “e rovesciata“, lo schwa, sui propri canali social al posto del maschile plurale.

La pagina Facebook del Comune, segnala, infatti, che: Al maschile universale (“tutti”) sostituiremo la schwa (“tuttə”), una desinenza neutra”.

Motivando, che tale scelta: “non significa stravolgere la nostra lingua o le nostre abitudini, significa fare un esercizio di cura e attenzione verso tutte le persone, in modo che si sentano ugualmente rappresentate”.

Se la ‘e’ rovesciata(ə), lo schwa è un simbolo, presente nell’alfabeto fonetico internazionale, in tal caso, è usato con lo scopo ideologico di superare il binarismo di genere e l’uso del maschile plurale.

La neolingua gender

Capita, a volte, di sentire qualcuno affermare che l’ideologia gender non esista, tuttavia, la trovata del Comune di Castelfranco Emilia, conferma, invece, che il gender esiste, eccome!

La trovata comunicativa del Comune emiliano è una delle tante declinazioni ideologiche con cui la teoria gender mira a trasformare la nostra cultura e il nostro sentire.

 D’altra parte è proprio l’Unione europea che spinge – e come potrebbe non farlo dopo la Convenzione di Istanbul – verso la neutralità di genere nel linguaggio.

Infatti, è proprio per garantire conformità al quadro normativo introdotto dal regolamento Ue, che l’Italia sulla carta di identità per i minori di 14 anni, o sui moduli di iscrizione a scuola dei bambini, che è tornata la dicitura: “genitore 1” e “genitore 2”, sostituendo i termini: “madre” e “padre“.

Tali mutazioni del linguaggio, uniti al ddl Zan che la prossima settimana dovrebbe essere calendarizzato in Commissione giustizia del Senato, grazie, anche, alla spinta del neo segretario del PD, Enrico Letta, il cerchio si chiude.

La nostra libertà messa in pericolo

La neolingua, come anche la legge anti omofobia, sono, infatti, dispositivi pedagogici volti a determinare un trasbordo ideologico della società verso una società indifferenziata.

Si inizia, oggi, con lo schwa, con la trasformazione del linguaggio per poi giungere, finanche, al carcere per chi non si conformerà agli schemi del pensiero unico politicamente corretto.

La nostra libertà è in grave pericolo, mentre ognuno di noi è indotto ad essere distratto dalle conseguenze del COVID.

Pagina Facebook del Comune di Castelfranco Emilia con la proposta schwa
13560cookie-checkLa sinistra usa lo schwa per abolire il maschile.
Un pensiero su “La sinistra usa lo schwa per abolire il maschile.”
  1. Tutta ipocrisia, perché piu “giri di palazzi” facciano, 2 donne che vogliano avere un figlio avranno bisogno di un maschio, per lo stesso scopo, 2 maschi non c’è la faranno mai senza una donna : “donna e uomo Dio le creò ” . Ma questi fanno pietà, leggano meglio di George Orwell , la fine di Sodoma e Gomorra che sembra essere vicina e le porte consiglio : Dio è Misericordia se ci pentiamo degli errori!

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