Nelle prossime ore l’Ufficio di presidenza della Commissione giustizia del Senato deciderà se incardinare o meno il testo sul contrasto all’omo-transfobia (il cosiddetto ddl Zan), già approvato alla Camera dei deputati il 4 novembre 2020. Tale proposta di legge è un vero pericolo per la libertà di espressione.
Ddl Zan, oggi al Senato se ne deciderà il futuro.
Avevamo previsto che l’aggressione ai due ragazzi gay nella metropolitana di Roma – che non ha avuto un movente “omofobo” – sarebbe stata utilizzata, dalla sinistra e dalla lobby gay, come pretesto per sollecitare un’urgente calendarizzazione della legge anti omofobia (il cosiddetto Ddl Zan), che dopo l’approvazione alla Camera dei deputati, si trova in Commissione giustizia del Senato.
Così è stato.
Nelle prossime ore, infatti, l’Ufficio di presidenza della Commissione giustizia del Senato deciderà se incardinare o meno il testo sul contrasto all’omo-transfobia.
Tale proposta di legge è inutile, perché le persone omosessuali sono, come tutte le altre persone, tutelate pienamente dal nostro ordinamento giuridico;
ma è anche un testo di legge, che qualora approvato, metterebbe gravemente a repentaglio la nostra libertà di espressione.
Tale progetto di legge, tra le altre cose, evidenzia anche il rischio di una deriva liberticida e di un indottrinamento dei giovani mediante l’insegnamento nelle scuole dell’ideologia gender, che il Santo Padre Francesco ha definito «uno sbaglio della mente umana».
Oggi al Senato si deciderà il futuro del ddl Zan
Ci appelliamo, dunque, ai parlamentari che sono chiamati a decidere sul ddl Zan, che è liberticida nella sua essenza, di non lasciarsi irretire dai pretesti ideologici della sinistra a favore dell’approvazione di una legge anti-omofobia, che, invece, è giusto contrastare con forza per tutelare quegli spazi di libertà che, al giorno d’oggi, sono sempre più limitati.