Il video dell’intervento dell’avvocato Giancarlo Cerrelli, tenuto il 18 maggio al convegno organizzato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Crotone sul tema: “Lgbt: la lunga strada verso l’uguaglianza”. I motivi del No al ddl Zan.
Il video dell’intervento dell’avvocato Giancarlo Cerrelli, tenuto il 18 maggio al convegno organizzato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Crotone sul tema: “Lgbt: la lunga strada verso l’uguaglianza”.
Giancarlo Cerrelli nel video spiega i motivi del No al ddl Zan.
All’evento hanno partecipato il presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Crotone Tommaso Vallone, l’avvocato Cathy La Torre del foro di Bologna, Simone Alliva giornalista de L’Espresso, il professore Domenico Bilotti dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, l’avvocato Giancarlo Cerrelli, l’avvocato Pasquale Montesano e Mikael Ekmund Sustesic e la senatrice Monica Cirinnà, l’incontro è stato moderato dagli avvocati Caterina Marano e Salvatore Rocca.
Il fine del ddl Zan
Tuttavia, il fine della legge – come ho più volte sostenuto – non è tanto la tutela degli omosessuali, ma quello di inserire nel nostro ordinamento giuridico un ulteriore e decisivo tassello per procedere più speditamente alla decostruzione sociale, culturale e antropologica del nostro popolo.
È significativo che l’art. 7 del ddl Zan preveda, che “la Repubblica riconosca il giorno 17 maggio la Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia”.
Tale riconoscimento, invero, serve affinché tale giornata diventi pretesto, più di quanto non lo sia ora, per attuare una militante propaganda gender in tutte le amministrazioni pubbliche, ma soprattutto, nelle scuole,(cfr. art. 7 ddl Zan) con incontri e iniziative utili a rieducare i nostri giovani all’antropologia gender.
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